Historical romance · Regency · Series · Trilogy

Recensione ” Un gioco di cuori “

Titolo: Un gioco di cuori

Autore: Katy Moran

CE: Leggereditore

Prezzo: 12.99 € cartaceo, 7.99 € ebook

Pagine: 408

Trama: 1817: Cornovaglia e Londra. Erede di una famiglia aristocratica su cui aleggia una pessima reputazione e segnata dalla guerra, il conte di Lamorna (noto agli amici come Crow) è tanto pericoloso quanto autodistruttivo. Come spia, percorre una linea sottile tra lealtà e tradimento, con un segreto inquietante del suo passato che minaccia di distruggere non solo lui, ma anche coloro che ama. Così, quando il giovane fratello selvaggio e impetuoso di Crow, Kitto, lo sorprende in flagrante con la loro matrigna vedova, una letale catena di eventi si mette in moto. Anche l’ereditiera Hester Harewood ha i suoi problemi, essendo in fuga dagli uomini che hanno sparato al padre, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è farsi coinvolgere da un aristocratico in piena lotta con i suoi demoni, anche se lui le offre la sua protezione incondizionata. Ma chi è più pericoloso? Quelli da cui sta scappando o lo stesso Crow? Carismatico, imprevedibile, eppure capace di una tale tenerezza che il cuore di Hester è a rischio tanto quanto la sua vita.

Recensione

Buongiorno Lovers, oggi torno con una recensione in collaborazione con la Leggereditore, che ringrazio come sempre per l’invio del libro in omaggio e per la disponibilità.

“Un gioco di cuori” è il primo volume che mette le basi alla nuova trilogia regency targata Leggereditore, che porta il lettore indietro nel tempo , 1817, mischia fatti realmente accaduti con eventi puramente immaginari, creati dalla nostra autrice in modo da intrecciarsi tra di loro alla perfezione.

1817 Cornovaglia- Hester Harewood torna a casa dopo aver passato la giornata a cacciare con la pistola, ma una volta arrivata ad aspettarla oltre la sua domestica ci sono anche i soldati francesi, che hanno già sparato a suo padre uccidendolo. Hester viene fatta prigioniera, con l’intenzione di portarla davanti a Napoleone, in segno di vendetta verso il padre già morto.

Ma Hester non ha nessuna intenzione di finire morta e decisa più che mai a lottare per la sia vita e per vendetta, riesce a manomettere l’imbarcazione su cui si trova, provocandone il naufragio, nonché la morte del equipaggio .

In preda la mare e sfinita Hester, finisce svenuta su una spiaggia di proprietà del conte di Lamorna, Crow.

Il conte Lamorna e sulle trace del fratello minore Kitto, scappato da casa in seguito ad una scoperta sconvolgente, lo trova rinchiuso in una prigione francese con l’accusa di aver fatto esplodere il muro di una loro base. In viaggio per tornare a casa dopo tali eventi Crow e Kitto si imbattono nella figura di Hester, svenuta in riva al mare.

Sarà proprio l’incontro tra questi tre personaggi a mettere in modo gli eventi che da li a poco si scateneranno l’uno dietro l’altro, portando cosi i nostri protagonisti ad essere in perenne pericolo per tutta la durata del libro.

“Un gioco di cuori ” ci viene presento come un romance regency in stile Bridgerton, ma secondo me è più un romanzo storico con riferimenti romantici. Un romance regency e qualcosa che da spessore alla coppia, che fa sognare il lettore attraverso inviati al ballo e feste in maschera, pettegolezzi e tè delle cinque, mentre “Un gioco di cuori” e più politico, incentrato sulla guerra, sui filli da tirare per manovrare e alterare il corso della storia, sulle spie che rischiano la propria vita per salvare la nazione.

La storia d’amore c’è, ma è talmente marginale che passa in secondo piano rispetto a tutto il resto, Hester e Crow secondo me non hanno avuto la crescita che si meritavano come coppia , sono passata da conoscenti a sposi innamorati in un attimo, senza sviluppare quell’attrazione che c’è spesso nei regency. La narrazione è a 360° e non si ferma solo a Crow e Hester, ma include tutti i personaggi che durante la storia fanno la loro apparizione, cosa che rende la lettura molto confusionaria e stancante, a mio avviso se l’autrice si fosse limitata a solo 3-4 personaggi credo che a quel punto la narrazione sarebbe stata diversa cosi come la lettura, risultando più fluida e leggera

Nonostante tutti gli ostacoli che ho incontrato strada leggendo, devo dire che mi sono goduta la lettura, non appieno si intende ma ha avuto il suo fascino, sarà stato l’epoca e quel pizzico di amore che ci viene mostrato a farmi apprezzare la storia.

Sono curiosa di continuare con il seguito, considerando che alcuni fatti non si sono del tutto conclusi durante il primo volume e il finale lascia intendere che la storia proseguirà con ” Una minaccia dal passato ” .

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